MAMMANO

Mani che coccolano,

dita che intingono il pennellino nello smalto rosso, rendendo le mie unghie di bimba piccoli rubini.

Dita su cui scivola la penna, che danza sulla carta a ritmo elegante e cadenzato, scrivendo filastrocche, cartoline e una volta l’anno la lettera alla Befana.

Mani che sanno essere attempate e incerte, tessendo lettere come merletti dalle dita della Befana.

Mani affusolate sul volante della Fiat 126 con notti magiche tra le dita, accompagnate dalle nostre  voci che cantano a squarciagola un’estate italiana di qualche decennio fa.

Il sole torrido ha sbiadito le parole stampate su carta patinata, imprimendone il ricordo a caldo.

Mani che pazientemente lisciavano i ricci di una preadolescenza che implorava d’essere pettinata, per arruffarsi alle prime sensazioni umide.

Mani che componevano e-mail e messaggi Skype quando molti chilometri ci allontanavano, come dita sui tasti di un pianoforte.

Mani che conoscono la grafia dell’Amore, tessendo tra le righe di parole dette e mai pronunciate.

 

2014-05-10 19.33.21

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