Questa filastrocca fa parte della raccolta “Confini” che mi permise il 27 novembre 2010 di raggiungere il primo posto alla ventitreesima edizione del Premio Nazionale “Arpalice Cuman Pertile” per la sezione dedicata alla preadolescenza “Poesie d’oggi per ragazzi d’oggi”.
Il mio paese è in festa
esco senza genitori
quanto potrò star fuori?
Corri corri la notte è lesta.
Davanti allo specchio
non so che cosa indossare
né come mi voglio truccare.
Tutto sembra così vecchio.
Oltre l’uscio finalmente
frittelle e zucchero filato
stuzzicano naso e palato,
è bambagia la nuvola di gente.
Scorgo i miei amici,
li raggiungo col batticuore
un sogno di poche ore,
finalmente liberi e felici!
Tutto è luccichio
giostre, leccornie, bancarelle
ed i passanti nelle vesti più belle,
l’adrenalina è un continuo formicolio.
Intensa è ogni sensazione:
librarsi, precipitare, girare
curiosa mi lascio inebriare,
sospesa sul magico carrozzone.
Arriva il rintocco fatidico
portando via luci e musiche
che si fan lontane e pudiche,
è sfumato l’incantesimo onirico.
Di nuovo a casa, eccomi qua
ma dov’è il mio orecchino?
Che sia fuggito dal finestrino?
Come invidio la sua libertà.
Fuori dalla finestra
guizza una scia luminosa
è il mio orecchino che sulle stelle si posa.
Sento l’eco della prossima festa.
Tutti i diritti riservati – All rights reserved © 07/10/2018